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Fondali oceanici

  • studiaconoi1
  • 29 set 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Per Wegener le masse continentali si comportano come zattere galleggianti sul mantello cioè sono destinate ad allontanarsi alla deriva. Negli anni Sessanta lo studio dei fondali oceanici è avvenuto con navi munite di ecoscandaglio, queste hanno trovato lunghissime catene montuose che si innalzavano dai fondali, chiamate dorsali oceaniche. Le dorsali sono solcate da fosse tettoniche. Al centro di queste fosse la crosta terrestre è molto assottigliata e i materiali fusi possono emergere in superficie, lì si raffreddano e si solidificano formando una nuova crosta terrestre. La crosta che si forma spinge quella già esistente determinando cosi l'espansione dei fondali oceanici. Sono state individuate zone dei fondali dove si ha la distruzione di crosta, che emerge e si fonde nel mantello, formando le fosse oceaniche.

Con la conferma dell'ipotesi dell'espansione dei fondali oceanici, gli scienziati furono in grado di dare una spiegazione al movimento delle masse continentali e formularono la teoria delle tettoniche delle placche. Secondo il quale la crosta terrestre è costituita da grossi frammenti, chiamate placche o zolle che si muovono l'una rispetto all'altra. Le placche sono in continuo movimento spinte dalle correnti convettive dell'atmosfera.

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