Del delitti e delle pene (Cesare Beccaria)
- studiaconoi1
- 29 set 2016
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Scritto da Cesare Beccaria e suddiviso in 47 capitoli. Ha il fine di evidenziare i difetti delle legislazioni giudiziarie e di rimediare alle lacune dei sistemi penali. Ogni punizione è tirannica se non è inflitta per necessità, infatti il sovrano deve punire per il benessere e la libertà di tutti. Da ciò Beccaria propone: una battaglia contro l’oscurità nella formulazione delle leggi per evitare abusi, il rifiuto della tortura e della pena di morte. Ingiusta la prima perché si agisce prima che si sia provata la colpevolezza e anche perché il dolore porta a confessare delitti non commessi. La seconda non ha senso perché se si viene uccisi davanti a tutti gli altri non si porta il popolo a non commettere delitti, ma è il governo stesso che commette un omicidio. Lo spettacolo inquietante toglie solo la libertà a un’altra persona e porta alla compassione e sdegno di alcuni. Invece colui che pensa di dover passare parecchi anni o tutta la sua vita in schiavitù non commette delitti.
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