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INFORMATICA (l'ipertesto)

  • studiaconoi1
  • 28 set 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Ipertesto e la sua lettura

I libri vengono sfogliati secondo un percorso sequenziale. Un ipertesto invece viene visto come un percorso reticolare. Gli elementi che compongono la struttura reticolare dell'ipertesto si chiamano nodi, uniti a dei link. La modalità di lettura dei nodi, con il salto di documento con i link, viene detto navigazione ipertestuale. Quando un ipertesto trasmette informazioni con mezzi di comunicazione prende il nome di ipermedia. I collegamenti ipertestuali vengono detti anche hyper-link formati da pulsanti, hotword o aree sensibili. I link possono definire anche collegamenti interni al nodo, chiamate ancore. La destinazione di un ancora viene detta segnalibro.

La progettazione di un ipertesto si ha in tre fasi:

  1. la definizione della struttura, cioè la segnalazione di tutti gli argomenti di cui si vuole parlare;

  2. la definizione dei collegamenti logici, cioè gli story board;

  3. la scelta dell'interfaccia grafica adatta.

Le origini degli ipertesti risalgono agli anni Trenta con gli studi di Vannevar Bush. Nel 1945 Bush scrisse un saggio che illustra alcuni concetti rivoluzionari nell'informatica e inventò Memex. Nel 1965 Theodor Nelson uso il termine "ipertesto" per indicare la lettura di documenti non sequenziali.

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